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destionegiorno
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Lina Maria Cino

Lina Maria Cino

Scrivo quando le parole mi perseguitano o quando mi ronzano intorno ansiose d'emanarsi.
Le sento, le vedo mettersi in fila. ... (continua)


Nell'albo d'oro:
Quando l'Amore diventa poesia
Quando è il cuore
a parlare scrivere sentire
pensare piangere ridere
allora...
L'amore diventa poesia

Quando il tuo respiro
diventa il mio respiro
quando dalle tue labbra
bevo la gioia del mondo
allora...
L'amore diventa...  leggi...

Gaza... La Morte si arrende
Mi
consegno
sconfitta
alla turbolenta follia del mondo
al silenzio dei vinti
umili
stimati blatte

Mi
pento
al neonato
che succhia
mammella morta

Mi
chino
ai morti scomposti
abbandonati sulle piazze
invocanti
pietosa carezza per...  leggi...

Amore... fermati
...tu sei il sogno io la realtà
due mondi fatalmente attratti
due anime uguali con cieli diversi

non devi cambiare ti voglio come sei
tu... desiderio d'ali per volare,
io... nuvola per farti riposare

Amore, amare è
ritornare...  leggi...

L'ultimo Amore
Arrivasti tu e, non fui più io
svanì il grigio per vestirmi a festa,
specchio riflette aura luminosa
dondolano sogni alle stelle appesi,
Sono... l'ultima amante romantica,

raccogli i miei sogni cullandoli di baci
m'avvolgi l'anima...  leggi...

Alla Fonte
Bambina ho navigato
aggrappata al tenero ricordo
delle tue mani che mi ha mi hanno accarezzata,
dei tuoi occhi azzurri in lacrime annegati...
Abbandonata.
nella paura avviluppata,
col cuore in gola cresciuta,
grido senza voce per l'amore e la...  leggi...

Amati donna!
Fiume tumultuoso sotto pelle
acqua calma cheta in apparenza

Mille riflessioni e turbamenti
nella ricerca della soluzione

Silente ribelle
alla sua morale
Prigioniera e serva
di scelte imposte
Al quieto vivere obbligata

Tu
Vorresti urlare...  leggi...

Lina Maria Cino

Lina Maria Cino
 Le sue poesie

La prima poesia pubblicata:
 
Vulissa (06/06/2008)

L'ultima poesia pubblicata:
 
Cielo lacrimia (29/11/2016)

Lina Maria Cino vi propone:
 Quando l'Amore diventa poesia (26/01/2009)
 Amati donna! (15/06/2008)
 Amore... fermati (10/01/2009)

La poesia più letta:
 
Lettera da un bambino mai nato (01/12/2008, 10960 letture)

Lina Maria Cino ha 6 poesie nell'Albo d'oro.

Leggi la biografia di Lina Maria Cino!

Leggi i 472 commenti di Lina Maria Cino


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L'ebook del giorno

Il Servitore di due Padroni

"Il servitore di due padroni", noto anche come "Arlecchino servitore di due padroni", è una delle (leggi...)
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Lina Maria Cino

'Ndrangheta

Dialettali
Paise supra roccia natu,
duce duce a mare stennicchiatu,
riccu assai d'acqua e assiddatu,
de granu e pane riccu, ma ncamatu.

"Sbinnimate le tue ricchizze,
'ncaparrate le tue bellizze".

Ti cuverna manu ccù jirite a cruoccu,
si unn'arrobba assai, arrobba picca,
nun ccè Legge, u Statu,è carne i puorcu,
'ndrangheta e camurra ccì minanu forte.

"Suonnu e ricugliu di tanti migrati
jettatu 'ndra munnizza e 'n'zancatu.

Paise de poeti e allitterati,
canuscianu l'agnielli e li lupi,
peccatu povarielli ca su muti,
pinna 'nsacchetta e vucca cusuta.

"L'omo chi parra, sempre la sgarra,
a stessa sua lingua l'assutterra".

Rira lu latru ca lu sbirru fuja,
'ntona la tufa e sbaiffa canta,
a vinnulera allu mercantu u cunta,
'ntantu te frica e a junta mente.

"Un c'e russure ppè ffà sa primera,
sulu i fissa scartanu a dinari"

Cammise janche, catine d'oru 'ncuollu
Ccù na cruce appisa e nunn'è jiesa,
azzimati, cunchjusi, fasulli e cortesi,
'ntramati ad'ogni luocu e impresa.

"Si quattru latruni curcali a juhjjuni,
ca aria chiara unn'à paura e truoni"

Si un divacarsseru è stentine a mare,
si ppè le vie un cè fossa munnizza,
si de fogna fietu un se ventassa,

si l'acqua u nsa vinnissinu,
si un cì scappassa u muortu,
tu ca sì terna scugna, paravisu forra.

"unn'è sulu lordia ca te sbrigogna,
è malendrineria, sa fetenzia"

Aza la capu, paisiello miu,
e nova bandiera 'nchiazza,
dichiara guerra e guerra sia
alla vrigogna di la camurria.

"Megliu na sula vota arrussicare,
ca cientu vote, cientu gnelenire"

Pue, si miannula jura, miraculu crisci,
e jirite 'ncroccate, si su stennicchiate
Servanu manu aperte nette a tese,
alla bravagente e ssù paise.

-
Paese nato sopra una roccia,
dolcemente verso il mare disteso,
ricco assai d'acqua e assetato,
di grano e pane ricco ma affamato.

"Dissipate le tue ricchezze,
accaparrate le tue bellezze".

Ti governa mano con dita adunche,
quando non ti ruba tanto ti ruba poco,
non c'è Legge, lo Stato è carne da macello
'Ndrangheta e Camorra ci marciano forte.

"Sogno e meta di tanti emigrati,
gettato nell'immondizia e infangato".

Paese di poeti e letterati,
conoscono gli agnelli e i lupi,
peccato, poverini, che son muti,
biro al taschino, e bocche cucite.

"L'uomo che parla, sempre la sgarra,
la stessa sua lingua lo sotterra".

Ride il ladro e lo sbirro scappa,
una pistola intona e l'altra canta,
l'ortolana al mercato lo racconta,
intanto ti frega e a piene mani mente.

"Non è male guadagnare il doppio,
solo i fessi chiedono il giusto prezzo".

Camice bianche, catene d'oro al collo,
con croce appesa, ma non è chiesa,
azzimati, garbati, fasulli e cortesi,
intessuti in ogni luogo e impresa.

"Questi ladroni puoi stenderli a soffioni,
l'aria chiara non deve temere dei tuoni"

Se i depuratori, non tracimassero, in mare,
se per le strade non ci fosse immondizia,
se le fogne non ammorbassero l'aria,

se non si vendessero l'acqua
se non ci scappasse il morto, se... se...
tu che sei eterna primavera, saresti paradiso.

"Non è il lordume che t'insozza,
la vera 'fetenzia' è la malandrineria",

Alza la testa paesello mio
e nuova bandiera in piazza,
dichiara guerra e sia
alla vergogna della camorra.

"Meglio arrossire una sola volta,
che cento volte cento impallidire"

Poi, se il mandorlo fiorirà il miracolo ci sarà,
le dita artigliate, si distenderanno.
Servono mani oneste, aperte e tese,
alla brava gente del mio paese.
Club Scrivere Lina Maria Cino 18/09/2008 09:38| 4| 4918

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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Nota dell'autore:
«Il sogno di ritornare al proprio paese dopo quarant'anni, resterà solo un sogno. come vivere sottomesse alla mentalità mafiosa?»


 
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«E' un concentrato di rabbia ben espressa, in una girandola di citazioni di saggezza popolare da far invidia a Ciccio De Marchi. E' il pensiero riassunto nella nota dell'Autore è quello che scardina la volontà d'ogni calabrese che sogna di tornare al paese dopo tanti anni passati altrove. E induce anche rimorsi: se volevamo davvero che le cose cambiassero non avremmo dovuto partire. (Il mio paese lo sogno spesso anche se quando ci abitavo, mille anni fa, la solfa era: "Chist'è ru paise du scunfuòrtu: o chiova, o mina bbientu o son'a muortu!..."»
Benito Ciarlo (18/09/2008) Modifica questo commento

«per me che sono di brescia queste realta' sono sconosciute anche se da noi ce ne sono altre, di ruberie. per me questa realta' è sconosciuta e vive solo nei bollettini dei telegiornali tanto che il "sentire" di noi nordisti verso la calabria è di un paese straniero: una cosa che mi fa male. grazie.»
Jo Spurs (18/09/2008) Modifica questo commento

«La poetessa esprime con forti parole, la propria rabbia verso la vile gramigna che assale e tenta di strozzare la brava ed onesta gente e la splendita terra calabrese. Si sentono parole di speranza e di riscossa. Nella lirica si evince un forte amore per la propria terra. Brava, anzi di più. Ritorna in quella terra stupenda anche dopo quarantanni. Fai come ho fatto io con la mia amata Sicilia, dopo quarantacinque sono rientrato e, credimi, la nostra terra ha bisogno anche di noi "miseri poeti". Insieme contro tutte le mafie, fino alla morte!»
Club ScrivereSalvatore Azzaro da Giarratana (12/11/2008) Modifica questo commento

«Il male più grande non viene da chi lo compie... ma di chi non compie il bene... e lo stato ne sa qualcosa... ma di sicuro... meno dell'autrice... che soffre... Bellissima...»
Ernesto (16/12/2008) Modifica questo commento

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